giovedì 22 maggio 2014

IO CON LE MIE CONGIUNZIONI

Ciao a tutti!
Anche questa volta mi ritrovo a scrivere delle riflessioni sui vari punti di domanda che un italiano ( in questo caso io) o un qualsiasi altro immigrato si ritrova ad affrontare in un paese estero, in questo caso la Finlandia, non essendo abituati a certi sistemi sociali/legislativi, che sono fra i pilari "nel vivere meglio nei paesi nordici" quando si parla di assistenza sociale e simili...certo...uno dei motivi per cui l'economia finlandese non é in crisi come altre é proprio perché la burocrazia non manca.

Come molti sanno ho iniziato un corso professionale per trasformare la mia esperienza in campo ristorativo ed alberghiero in una professione con tanto di certificato professionale, aspettando di diventare una scrittrice best seller, devo pur vivere in qualche modo no?

Con questo corso il collocamento mi passa un tot giornaliero che mi dovrebbe servire per i viaggi a scuola ed il mangiare a scuola, tot che quando la scuola o la pratica non c'é, ad esempio per le vacanze estive, viene sospesa; il che porta nelle mie tasche un 200€ in meno al mese nei mesi Luglio /Agosto.

Da italiana e da persona che comunque non ama stare a casa girare i diti aspettando un lavoro che in 3 anni non é arrivato, quindi vi ho giá detto tutto, ho pensato: " perché non lavorare come extra nell'Hotel dove giá sto facendo pratica? Guadagno qualche soldino, rimanendo nella soglia minima necessaria perché non mi venga sospesa la quota sociale mensile di disoccupazione, dato che é comunque difficile trovare un lavoro , diciamo fisso, anche come cameriera quassú...mi faccio la mia bella esperienza con i nuovi sistemi e siamo tutti contenti..." a me, povera innocente anima, sembrava un idea eccezionale...
Ecco la burocrazia e le leggi finaldesi non la pensavano come me.

Per lavoro extra qui si intende comunque un lavoro NON a nero ma retribuito legalmente, con tanto di tasse e contratto lavorativo; giá questo per un italiano abituato all'extra come ad un lavoro a nero in cui 50€ sono 50€ e non sei certamente assicurato, suona buffo...ma va bene sono comunque contributi per la pensione, semmai ci arriveró. Fin qui sembra tutto a posto anzi meglio...MA..appunto troppo bello per essere semplice e vero.

Stamani con l'entusiasmo dell'estate vado a fare i vari giri burocratici fra Kela e Ufficio di collocamento. Dovevo consegnare il contratto che ho con l'agenzia con cui faccio gli extra, i vari certificati scolastici per dimostrare che sono stata attiva e quindi i soldi che lo Stato mi passa sono serviti per gli scopi per cui ho fatto richiesta; ed ecco che batto una serie di capocciate con il muro spessissimo della burocrazia finlandese, per certi versi assurda persino per i finlandesi stessi.

Prima capocciata: Abbiamo fatto richiesta per una specie di granzia sull'affitto, dato che a lavorare é solo mio marito. Per legge la Kela deve pagarci una percentuale di affitto di modo che i soldi previsti per la legge per un nucleo familiare di 4 persone se pagassimo l'affitto interamente non basterebbero per sopravvivere se l'affitto lo pagassimo intero, cifra che per altro non supera comunque 100€..ma 100€ in meno in tasca sono soldi in situazioni come la nostra. In poche parole 100€ del nostro affitto li dovrebbe pagare Kela, cosa che ha fatto fino ad Aprile. Ma no...per Kela la parola extra significa lavoro vero e proprio..ed io a cercare di spiegare alla signorina dello sportello che extra significa che una settimana lavoro 7 giorni e 2 settimane non entra nulla e nonostante cercassi di spiegare  alla signorina che avevio giá parlato con la sua collega e so che il lavoro extra per continuare a ricevere la disoccupazione mensile non deve superare 300€ per legge e comunque a me basta guadagnare 200€ al mese come extra per avere la stessa entrata che ho avuto finora, come ho detto é un EXTRA. NULLA DA FARE IL MURO ERA BELLO SPESSO. Quindi per poter Kela decidere se continuare a pagare per noi 100€ al mese all'agenzia affittuaria, ha bisogno della mia busta paga, allora ripeto: extra non significa che lavoro ogni giorno..extra significa che lavoro quando hanno bisogno di me e questo puó accadere  ( non accdrá lo so..ma potrebbe) una volta al mese, per cui la mia busta paga sarebbe di 50€ escludendo le tasse, quindi diciamo 38€ al giorno se l'extra dura 5 ore, ed ho chiesto alla signorina allo sportello: "secondo lei 38€ li puó chiamare stipendio? "
Alla fine mi ha detto che comunque hanno bisogno della mia busta paga, al che mi sono detta...ma vale la pena fare gli extra?

Seconda capocciata: sempre Kela, la signorina allo sportello mi chiede se avevo comunicato al collocamento che avevo iniziato a lavorare come extra. Io la guardo stupita...certo che no..pe quale motivo lo devo comunicare se non so quanti e quali giorni lavoreró e soprattutto SE lavoreró...Niente da fare...devo comunicarlo anche al collocamento, per fortuna che stamani ho decisoo di andare prima alla Kela e poi al collocamento.

Terza Capocciata: al collocamento non ricevevano, quindi non ho potuto parlare con un addetto ai lavori, che mi spiegasse se sono io ad essere stupida e non capire o se alla Kela non mi hanno saputo spiegare bene come funziona il sistema in primis, dato che un mese fa un altra signorina allo sportello mi disse tutt'altre cose.
Logicamente quello che mi hanno detto di fare suona del tutto illogico...mi sa che sono diventata troppo Dr Spock, che dite?

La signora con la quale ho parlato al collocamento é stata gentilissima, ma ovviamente sono i grandi capi che mi avrebbero saputo spiegare meglio come agire e magari assicurarmi un pó che lavorare come extra vale comunque la pena di farlo.

Risultato delle tre capocciate: un gran mal di testa ed una grande tristezza, dato che anche questo mese l'affitto lo dovremo pagare per intero noi, dato che la mia prima busta paga mi arriverá , forse, il 30/5 ammesso che arrivi, perché mica lo so come funziona il sistema a questo punto...e quindi prima che decideranno se pagarci o meno una parte di affitto prenderá almeno altre 4 settimane..il che significa che sará come non aver fatto nulla...:(


Questa é la burocrazia, e come ho detto al collocamento in tono sconsolato...con queste pratiche burocratiche costringete la gente a non cercare lavoro e continuare a stare sotto assistenza sociale dato che un qualsiasi intento di arrotondare lo rendete cosí complicato....ed é quindi piú facile starsene a casa e prendere il sussidio sociale senza fare niente, o nel mio caso fare la mamma e la scrittrice, piuttosto che faticare ad entrare in un qualche giro lavorativo per aiutare il sostentamento della famiglia sollevando qualche peso dalle spalle di mio marito.

In Finlandia, anzi per Kela, Lavoro extra significa LAVORO VERO E PROPRIO..perché chiamarlo EXTRA allora?

Rimango basita..:(


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