martedì 7 gennaio 2020

DRACULA, NETFLIX -Recensione

Ciao a tutti

tanto, troppo tempo sono stata senza aggiornare, non ho scuse e ripetere sempre le solite ragioni non piace piú neanche a me. Avrei da scrivere tante cose, nuove recensioni, novitá in generale...vediamo se riesco ad essere più brava in questo 2020.

Innanzitutto Buon Anno a tutti.

L'Epifania, tutte le feste si porta via,questo mi ripetava sempre mia nonna, e quindi questa settimana uno dei miei task é disfare l'albero.
Come ho trascorso l'Epifania?
Guardando il nuovo Dracula, trasmesso da Netflix, prodotto dalla BBC.
Sono 3 puntate lunghe circa 1 ora e mezzo ciascuna, e questa è stata una piacevole sorpresa quando l'ho notato.

In un periodo, direi piuttosto lungo, in cui siamo stati testimoni della snaturalizzazione della figura del vampiro, finalmente è stata ridata gloria a questa figura, che io personalmente amo tanto.

Questo Dracula, come quasi tutti, è basato sull'omonimo capolavoro di Bram Stocker, e rispetto alle altre interpretazioni, è affine alla figura del vampiro che leggiamo nel libro.
Dracula  è un mostro che per sopravvivere necessita di nutrirsi di sangue, senza tante romanticherie.
Attraverso il sangue acquisisce la conoscenza, attraverso il sangue sopravvive, attraverso il sangue attraversa i secoli adeguandosi. “Blood is Lives” questa è la frase che spesso ripete questo Dracula. Attraverso il sangue lui può vivere molte vite, non perché insegue qualcosa, ma semplicemente per sopravvivere, perché si, questo Dracula teme la morte più di quanto teme le croci, l'aglio e il sole. E quindi é davvero così diverso da noi? No. Questa è la magia di questo Dracula.

È abituato alla propria solitudine, non insegue l'amore eterno, non ama.Cerca una sposa, piu per esperimento che per necessità di una compagna eterna, ma non é una pilare portante di questa storia.
È una creatura calcolatrice che appunto mette in primo piano se stesso e la propria sopravvivenza, la voglia di conoscenza, che apprende le debolezze della mente umana e le usa a proprio favore, ma è anche una creatura che proprio per la conoscenza che acquisisce attraverso il sangue, finisce per limitare se stesso, credendo lui stesso nella leggenda e nella mitologia che girano intorno alla figura del vampiro, quello che culturalmente viene insegnato, appunto, trova il suo punto cruciale nella paura che questa creatura ha della croce e del sole, più che nel vedere la propria immagine riflessa nello specchio. Paure ereditate dal sangue, quindi non esistenti.
Queste sono le limitazioni del nostro vampiro. Perché sì, ormai è diventato nostro, più dei suoi predecessori.
Questo concetto negli anni, era andato completamente perduto nella creazione dei nuovi vampiri, non solo per la tv e il cinema, ma anche nella letteratura,facendo prevalere un  lato romantico inesistente nella versione originale. Un lato romantico che si anche io amo , ma che non appartiene alla figura di Nosferatu, Dracula, Strigoi.
In questa serie non aspettatevi romanticherie perché non ce ne sono ed è questo che infatti la rende unica e rinnovatrice.

Oltre al ritorno del vampiro originale cosa mi é piaciuto?
Ho trovato un 'idea azzeccatissima il mettere Van Helsing, non nelle vesti che conosciamo, ma in quelle di una suora, Agatha Van Helsing. Questa é stato un risvolto esilarante per me.

Ho amato i dialoghi, i giochi di parole e di significati nei dialoghi, soprattutto quelli messi nelle labbra del nostro vampiro, che avevo visto in un musical, anni fa, ma che mancavano nelle versioni precedenti e nuove di Dracula, che appunto sottolineano, secondo me, la sottigliezza e l'intelligenza di questo personaggio.
Ci sono tuttavia delle pecche in questa serie secondo me.
A livello di sceneggiatura avrei approfondito la storia di Dracula, sul perché è diventato vampiro, lo so che in altre versioni sono state date interpretazioni a bizzeffe, ma per avvicinare nuove creature della notte, nuovo sangue fresco, a questa figura, si avrebbe potuto approfondire di più la cosa.
Io so la storia di Dracula perché ho letto, sia per ricerca che per passione, tutto quello, o quasi, che sono riuscita a trovare sul vampiro e sul Conte dalla storia alla leggenda alla mitologia, e magari il sangue fresco che guarderà questa serie ha approfondito in un modo o nell'altro questa conoscenza, quindi probabilmente è stato dato per sottinteso questo, ma se guardiamo i fatti, manca.

L'attore protagonista, Claes Bang, possiede tutte le caratteristiche di un Dracula moderno, dall'aspetto superbo e regale, all'uso del linguaggio, Dracula è un Conte, ed ha la classe di un uomo aristocratico, e Claes Bang lo ha interpretato benissimo, però, soprattutto nell'ultima puntata, ho notato un voler riprendere come esempio, il personaggio di Lucifer, interpretato da Tom Ellis.Sia nei movimenti che nell'abbigliamento. Sappiamo che Netflix, ha acquistato la serie omonima, quindi un po' ho storto la bocca, ma davvero poco, per questo motivo.

Il finale, per quanto mi é piaciuto, non risponde alle domande che Agatha, divenuta Zoe in epoca moderna, si pone sul perché Dracula è quello che è; una sua considerazione rimane sospesa, “Ashamed” cosí lo definisce Zoe. Perché ?
Ecco avrei voluto una risposta a questo. Invece rimango a speculare.

A parte questi piccoli difetti, ho trovato questa serie fatta bene e mi è piaciuta davvero molto. 
Vale la pena guardarla.

Essendo una scrittrice, e amando i vampiri e Dracula all'inverosimile,  mi ha dato molti spunti, e la voglia di riprendere in mano i miei scritti e creare un vampiro diverso da quello che è stato creato fino ad ora, appunto costruendolo sulle caratteristiche che troviamo nel capolavoro di Bram Stocker, si è rinvigorita, e riprenderò a costruire il mio vampiro e non sarà un lavoro ne veloce ne facile, quindi non chiedetemi quando uscirà...voglio dedicarmici pienamente e uscirà quando io riterrò che il lavoro, da parte mia, sarà completo, o che non posso definirlo ulteriormente.

Guardatela la serie. Vale la pena.

Guardate il trailer QUI





Cristiana Meneghin , Le Gemme Dell'Eubale- blogtour

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