Demetrio Verbaro.
Ciao a tutti, oggi vi presento il nuovo libro di Demetrio Verbaro: Dorian e la leggenda di Atlantide.
Demetrio Verbaro nasce a
Reggio Calabria il 14/12/1981.
E’ padre di tre figli:
Thomas, Riccardo e Dorian.
Grande appassionato di
cinema, letteratura e sport.
“Dorian e la leggenda di
Atlantide” è il suo quinto romanzo.
Dalla sua opera d’esordio
“il carico della formica” è stato tratto l’omonimo
cortometraggio che lo vede impegnato come attore e sceneggiatore.
SINOSSI
Atene 399 a.C.
Il filosofo Socrate è
stato condannato a morte. Il suo ultimo desiderio, esaudito, è
quello di trascorrere la notte prima dell’esecuzione insieme
all’amico e discepolo Platone. Prima di morire vuole confessargli
un segreto che ha tenuto nascosto per tutta la vita, custodendolo
gelosamente. “Quale segreto, maestro?”
“La leggenda di
Atlantide!” L’indomani Socrate morì con l’anima purificata,
sereno.
Ma perché era così
importante tramandare quella storia?
Cosa era successo di così
terribile e sconvolgente in quell’isola prima che s’inabissasse
per sempre sul fondo dell’oceano?
ESTRATTO
«Fermiamoci
amico mio, ho bisogno di riposo» disse Socrate con una punta di
affanno, sedendosi su un grande masso vicino alla scogliera,
osservando quella distesa infinita di mare.
Il suo
discepolo si sedette accanto a lui e abbozzò un sorriso.
“Che
incanto il mare, è la più bella creazione che ci hanno donato gli
Dei.”
Socrate alzò
l’indice e scandì le parole: “Guarda il mare vicino alla riva,
nel punto in cui le onde baciano la spiaggia, cosa ti sembra?”
“Un mondo
acceso, ricco, rigoglioso, pronto ad accogliere l’uomo e la vita.”
“Ora punta
i tuoi occhi al largo, fino all’orizzonte, dove la linea di confine
con il cielo ne attenua ogni onda e ne confonde il profilo. Cosa
vedi?”
Platone
rispose in un sussurro: “Sembra che le distanze e il tempo perdano
il loro valore reale, il mare appare immenso e irraggiungibile, come
un segreto negato agli uomini.”
Socrate
pronunciava ogni parola con forte accento, rimarcandola:
“È sempre
lo stesso mare eppure lo hai descritto in modo opposto a seconda del
punto in cui i tuoi occhi lo osservavano. Impara questa lezione,
prima di giudicare qualcosa oqualcuno, financo te stesso, guarda
sempre almeno da due diverse prospettive.”
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