Ciao a tutti!
Un post breve per segnalarvi una nuova intervista fattami dall'autrice Ilenia Leonardin nel forum di ARCOBALENO DI PENSIERI.
Seguite il link per leggerla.
A presto!!!
http://arcobalenodipensieri.forumfree.it/
Dopo Wingless il mio viaggio continua...la scrittura é la mia vita e qui troverete tutto quello in cui saró coinvolta dai concorsi letterari, alle recensioni alle idee ed estratti dai miei nuovi lavori... Seguitemi non ve ne pentirete.
mercoledì 27 gennaio 2016
martedì 26 gennaio 2016
INFINITY-LOVE IN A MYSTERY- ALESSANDRA CIGALINO
Recensione:
Diana
Mistera
Ciao
a tutti eccomi a voi a proporvi un altra mia recensione.
Ho
appena finito di leggere INFINITY- Love in a Mystery- di
Alessandra Cigalino, ed il mio primo commento a caldo é che é
stata una lettura che mi ha emozionata molto.
Alessandra Cigalino, ed il mio primo commento a caldo é che é
stata una lettura che mi ha emozionata molto.
Per
rendervi l'idea, vi lascio la sinossi:
Dopo
la morte del padre, è il tempo per Elizabeth di dar prova del suo
coraggio, cercando di imporre le proprie capacità nei vari colloqui
di lavoro, a Londra, a soli diciott’anni.
La sua caparbietà però non ha fatto i conti con l’incontro di sguardi che da quel preciso istante inizia a farle vedere il mondo con gli occhi dell’amore di cui ha sentito parlare, ma che non ha ancora provato direttamente in prima persona.
Ma ogni giorno che passa, pur provando verso di lui un interesse ‘nuovo’, Elizabeth inizia ad avvertire qualcosa di misteriosamente indescrivibile che lo rende ancora più affascinante e le fa capire quanto voglia essere partecipe della sua esistenza.
Elizabeth entra così a far parte di un nuovo mondo, dove la musica ha un ruolo fondamentale e parla attraverso le note di un canto d’amore tra due ragazzi, accomunati essenzialmente dal loro stesso identico modo di amarsi, utilizzando anche la poesia come mezzo per unire le loro ‘epoche’.
‘Lui’, forte demone immortale, con un’unica debolezza: Elizabeth!
‘Lei’, indifesa e fragile umana, colma di dubbi e di incertezze, con un’unica forza: William!
Per vivere il loro amore saranno disposti a scendere a ‘compromessi’?
Quale segreto rende così diverso William dagli altri demoni immortali di Mc Call?
La sua caparbietà però non ha fatto i conti con l’incontro di sguardi che da quel preciso istante inizia a farle vedere il mondo con gli occhi dell’amore di cui ha sentito parlare, ma che non ha ancora provato direttamente in prima persona.
Ma ogni giorno che passa, pur provando verso di lui un interesse ‘nuovo’, Elizabeth inizia ad avvertire qualcosa di misteriosamente indescrivibile che lo rende ancora più affascinante e le fa capire quanto voglia essere partecipe della sua esistenza.
Elizabeth entra così a far parte di un nuovo mondo, dove la musica ha un ruolo fondamentale e parla attraverso le note di un canto d’amore tra due ragazzi, accomunati essenzialmente dal loro stesso identico modo di amarsi, utilizzando anche la poesia come mezzo per unire le loro ‘epoche’.
‘Lui’, forte demone immortale, con un’unica debolezza: Elizabeth!
‘Lei’, indifesa e fragile umana, colma di dubbi e di incertezze, con un’unica forza: William!
Per vivere il loro amore saranno disposti a scendere a ‘compromessi’?
Quale segreto rende così diverso William dagli altri demoni immortali di Mc Call?
Ho
amato molto i caratteri dei due protagonisti. William, un demone che
scopre a dispetto della sua natura, a suo dire dannata, di essere in
grado di innamorarsi perdutamente. Infatti, si innamora perdutamente
di Elizabeth: una ragazza che ha perduto il padre a causa di una
grave malattia e dall'anima bellissima e pura.
Elizabeth
é anche la prima umana di cui William si innamora, anzi la prima
volta in assoluto che si innamora ed essendo demone, non riesce a
capire come questo possa essere accaduto proprio a lui.
I due giovani si troveranno trasportati in una passione che l'autrice fa percepire molto bene. Ma proprio questo trasporto incredibile li frena, William é frenato, a causa della sua natura di demone, perché teme di fare del male ad Elizabeth.Elizaberh innocente e pura é frenata dalla paura che una volta che si lascerá troppo andare, perderá nuovamente la persona che ama ed ha quindi paura di soffrire come ha sofferto della morte del padre. Sofferenza che ha vissuto in completa solitudine per non voler pesare alla famiglia.
Il
freno si sente nella lettura, che purtroppo a volte si inceppa
bruscamente diventando su alcuni punti lenta per l'uso eccessivo di
aggettivi e ripetizioni. Per un eccessivo uso della parola "scusa"
da parte di Beth ed un eccessivo impeto di William nell'assicurarla.
Ma
la positivitá e la bellezza delle emozioni descritte, si
percepiscono bene nella lettura rendendola comunque piacevole e con
la voglia di sapere cosa succederá ai due protagonisti.
Ci
sono alcuni refusi e l'uso dei tempi verbali a volte é un po'
confuso, forse a causa della narrazione in prima persona.
È
una lettura che comunque consiglio a chi ha voglia di emozionarsi e
trascorrere delle piacevoli ore leggendo.
Personalmente
ho appena acquistato anche il secondo volume della saga perché
desidero davvero sapere come si evolverá la storia d'amore fra il
bellissimo demone William ed Elizabeth.
Penso
anche che Alessandra Cigalino sia un'autrice in evoluzione.
Il
mio voto:
sabato 23 gennaio 2016
GIVEAWAY
Ciao a tutti,
ho organizzato un GIVEAWAY de IL DEMONE DELLO SPECCHIO nel gruppo dedicato alla saga Orpheus.
Seguite il link per partecipare!
IL DEMONE DELLO SPECCHIO -GIVEAWAY-
ho organizzato un GIVEAWAY de IL DEMONE DELLO SPECCHIO nel gruppo dedicato alla saga Orpheus.
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giovedì 21 gennaio 2016
INTERVISTA AD ALESSANDRA CIGALINO -Diana Mistera-
Oggi apro una nuova rubrica, le interviste.
La mia prima intervista l'ho fatta ad Alessandra Cigalino, grazie anche ad una bella idea nata nel gruppo di facebook
LE REGINE DEL NOSTRO MONDO: SCRITTRICI E SOGNATRICI UNITE
Sto leggendo il suo libro Infinity. Love in a Mistery quindi presto vi faró anche una recensione.
Ma intanto conosciamo l'autrice attraverso le mie domande:
La mia prima intervista l'ho fatta ad Alessandra Cigalino, grazie anche ad una bella idea nata nel gruppo di facebook
LE REGINE DEL NOSTRO MONDO: SCRITTRICI E SOGNATRICI UNITE
Sto leggendo il suo libro Infinity. Love in a Mistery quindi presto vi faró anche una recensione.
Ma intanto conosciamo l'autrice attraverso le mie domande:
- Ciao Alessandra. Sto leggendo il tuo libro quindi la prima domanda che ti faccio è: Come nasce Infinity- love in a Mistery- ?
Ciao
Diana, grazie di cuore, prima di tutto! Spero che la storia di Will e
Beth ti piaccia a tal punto da voler continuare a seguire l’intera
Saga.
“Infinity
– Love in a mystery” è nato “per caso”, durante una Domenica
di Novembre di quattro anni fa. Ho sentito l’esigenza di mettermi
al pc e ho iniziato a scrivere la storia di una ragazza che, dopo la
morte del padre, deve far fronte alle problematiche della vita, senza
più il suo “scudo” a proteggerla. Successivamente, ho inserito
degli elementi paranormali per poter avere delle ‘rivincite’ che,
nella vita reale, non si possono sempre ottenere. Ad esempio,
l’opzione di riserva donata da Will al medico che tratta male il
padre di Beth in punto di morte. In Elizabeth rivedo molto me stessa,
ma solo a distanza di anni sono riuscita a parlare di lei – me - e
della ‘nostra’ storia. William, il Demone ‘buono’, è mio
marito che, dopo la morte di mio padre, è stato al mio fianco in un
modo che solo Angeli Custodi sono in grado di fare.
- Come mai hai deciso di dare al tuo libro un titolo in inglese?
Io
adoro tutto ciò che è “inglese”. Dopo il diploma di quinta
superiore, desideravo fare l’Università per diventare interprete,
ma, dovendo rinunciare al mio sogno, non ho mai e poi mai dimenticato
la passione per l’Inghilterra, soprattutto per Londra: città che
amo. Quando ho constatato che il libro non poteva limitarsi a poche
pagine, ecco che mi è venuta in mente l’idea della “Saga
infinita” e, traducendo la parola in inglese, vista anche
l’ambientazione del libro, l’ho amata immediatamente! “Love in
a mystery” è proprio dovuto all’amore che si può celare dietro
a un mistero.
- Come nasce la tua passione per lo scrivere?
Ho
sempre adorato leggere fin da piccola, ma la mia passione per la
scrittura è nata “per caso” qualche anno fa, dove ho sentito
l’esigenza di mettermi al PC per dar libero sfogo a ciò che stava
rinchiuso in me da anni. Da allora non sono riuscita più a fermarmi.
Per me scrivere è davvero importante, in quanto mi dà la
possibilità di instaurare una connessione con me stessa,
trasportandomi in un mondo parallelo, nel quale vivo le situazioni e
le emozioni dei personaggi che creo.
- Se tu volessi essere un personaggio nel tuo libro, chi vorresti essere o chi vorresti incontrare?
Elizabeth
sono fondamentalmente “io”, mentre William è mio marito che ho
avuto l’immensa fortuna di incontrare proprio quando il cammino si
faceva più insidioso. Pertanto, togliendo il desiderio di essere e
quello di incontrare uno dei miei personaggi, mi permetto dirti ciò
che vorrei “avere”: il “teletrasporto”!
- Quando preferisci scrivere di giorno o di notte?
Ho
impiegato un anno a scrivere “Love in a mystery”, in quanto con
il lavoro che mi tiene impegnata tredici ore al giorno, bramavo ogni
attimo a disposizione per continuare la storia di Will e Beth.
Inoltre, la sera mi davo il limite fino alla una di notte, dato che
alle cinque la sveglia sarebbe suonata. In quest’ultimo anno, però,
avendo sempre meno tempo a disposizione, per il secondo volume mi
sono ritrovata a preferire la Domenica pomeriggio, riuscendo così a
ritagliarmi uno spazio per connettermi al meglio con me stessa e con
il mio mondo. Pertanto, indipendentemente dal giorno e dalla notte,
il mio desiderio è riuscire a trovare anche solo un minimo attimo a
disposizione per poter “scrivere”.
- Chi sono gli autori che ti hanno più influenzata?
Dato
che sono cresciuta a “pane e libri”, grazie a mia madre, ho avuto
la fortuna di conoscere molti autori dei più svariati generi, tra
cui John Grisham (il mio idolo), Ken Follet, Patrisha Cornwell,
Liala, ma quelli che ho maggiormente adorato sin dai tempi della
scuola e ai quali faccio riferimento anche in “Love in a mystery”
sono in prevalenza Oscar Wilde e Italo Svevo. Per il genere
paranormal romance, ho una mia indole predisposta al “paranormale”
sin da piccola, quando guardavo film di fantasmi, licantropi e
vampiri, ma nelle letture ho riscoperto questa mia passione in Beth
Fantaskey, Lauren Kate, per citarne alcune, anche se ne avrei
tantissime. Tuttavia, ribadisco che la mia influenza è a carattere
generale e riguarda non solo autori, bensì anche telefilm… un
esempio? Star Trek, dal quale ho ripreso il potere del
“teletrasporto” che mi ha sempre affascinato.
- Se potessi vivere per un giorno dentro ad un libro nei panni della protagonista, quale sarebbe?
Assolutamente direi “Elizabeth Bennet” di “Orgoglio e
Pregiudizio”, che mi sono ritrovata a rileggere in nuova stampa
pochi mesi fa. Adoro quel romanzo, non solo per l’ambientazione, ma
anche e soprattutto per la caratterizzazione dei personaggi. In
particolare, mi sarebbe piaciuto tantissimo essere Beth nel momento
del “rincontro” con Darcy, davanti alla sua tenuta in campagna.
Avrei voluto vedere nitidamente lo stupore nel volto del giovane,
mentre incrociava il suo sguardo a quello di Elizabeth.
- Se potessi avere la possibilità di prendere un tè / Caffè con un autore/autrice del passato, con chi ti piacerebbe?
Spero che tu me ne conceda uno straniero e uno italiano, pertanto
direi Oscar Wilde e Gabriele D’Annunzio. Sono loro che, in
prevalenza, durante la mia adolescenza, hanno frequentato casa mia
con le loro storie ed è come se fossero parte integrante di me.
- C'è una colonna sonora particolare che ti ha accompagnata durante la stesura di INFINITY?
Quando
mi metto davanti al PC e inizio a incontrare me stessa, inserisco
subito gli auricolari e faccio partire la mia playlist, nella quale
vi sono tantissime canzoni, ma tutte di genere melodico, ad esempio
John Legend, Marco Mengoni, Bruno Mars, Katy Perry, Beyoncé…
potrei continuare all’infinito. Tuttavia, le melodie che
maggiormente ho ascoltato per la scrittura di “Love in a mystery”
sono quelle del grande Maestro Einaudi, che riescono ancor meglio a
far incontrare il mio cuore e la mia anima.
- Cosa vorresti dire ai tuoi lettori?
Un
semplice, ma estremamente sincero GRAZIE DI CUORE! Non credevo
possibile di poter sentire così tanto affetto nei confronti di Will
e Beth. Ero così titubante prima della pubblicazione del mio libro,
così diffidente dalla creazione dell’account sui social network
per la propaganda… ma se non l’avessi fatto non avrei avuto la
possibilità di incontrare persone meravigliose che, anche solo con
un sorriso virtuale, riescono a scaldare il mio cuore e a infondermi
sempre più coraggio per continuare lungo questo cammino. Ecco che ne
approfitto per ribadire anche qui, a coloro che mi chiedono già il
terzo volume della Saga, di avere ancora un po’ di pazienza, in
quanto mi sto destreggiando all’inverosimile, ma, essendo il tempo
a disposizione sempre ridotto, prometto di inventarmi giornate di
ventotto ore!
Grazie
di cuore Diana per questa grandiosa opportunità e sappi che, tra le
meravigliose persone che ho avuto la fortuna di incontrare, ci sei
anche TU! Grazie davvero di tutto e “in bocca al lupo” per i tuoi
progetti!
LINK ACQUISTO:
martedì 19 gennaio 2016
PRESENTAZIONE DI "SEI PIETRE BIANCHE" DI DAISY FRANCHETTO
Salve
a tutti!!!
Eccomi di nuovo a presentarvi un'autrice della Dark Zone che ho iniziato ad ammirare molto: Daisy Franchetto,
Ieri
ho pubblicato la recensione del suo primo libro DODICI
PORTE ed
oggi vi presento il seguito: SEI PIETRE BIANCHE
Dodici
Porte
è
il
primo romanzo della trilogia che ha come protagonista Lunar.
Sei
Pietre Bianche è
stato concepito con una narrazione che lo rende un romanzo
indipendente, che può essere letto e apprezzato anche da chi non
conosce il primo episodio.
Sei
pietre bianche che circondano un obelisco nero.
Sei
varchi dimensionali.
Un
nuovo viaggio alla scoperta delle proprie origini.
Un
bambino da salvare, una Dimensione corrotta da una materia oscura, un
Amore che ha atteso cento anni per potersi annunciare.
Lunar
è tornata.
A
tre anni dall'esperienza nella Casa e dalla violenza che l'ha messa
di fronte a un duro processo di trasformazione, la giovane
protagonista di Dodici
Porte non
è più una ragazzina. Abita da sola in un piccolo appartamento in
città, studia e lavora. Accanto a lei il fedele cane Sinbad, su cui
grava una maledizione che Lunar non conosce, e l'anello che le
ricorda costantemente il legame con la Terra dei Morti.
Dopo
l'ultima visione avuta fuori dalla Casa, nella quale un bambino
veniva rapito da un gigante, la giovane non ha più avuto esperienze
del genere, o contatti con altre Dimensioni. A volte stenta a credere
che ciò che ha vissuto nella Casa sia davvero accaduto. Ma c'è
l'amico Sinbad a ricordarle chi lei sia.
Lunar
ha stretto amicizia con Odilon, un bambino dal passato misterioso che
vive in orfanotrofio. Proprio la scomparsa del piccolo, ad opera di
un essere spaventoso, riporterà la nostra protagonista e il suo
amico a quattro zampe a contatto con le Dimensioni parallele.
Lunar
e Sinbad, con l'aiuto di Altea, proveniente dai Cieli Razionali, si
metteranno sulle tracce dei rapitori di Odilon. Ha inizio il viaggio
attraverso sei portali dimensionali rapprensentati da sei lapidi
bianche.
Di
nuovo un percorso che è insieme scoperta di se stessi e di luoghi
sconosciuti.
Di
nuovo avventure formidabili che svelano quanto ci sia di sublime e
oscuro nell'inconscio.
I
dati del romanzo sono (attualmente disponibile solo in ebook):
Autore:
Daisy Franchetto
Editore:
Lettere Animate Editore
Lunghezza:
328 pagine
prezzo:
1,99 euro
Link
utili:
Ma conosciamo l'autrice attraverso la Dark Intervista:
- Perché una lettrice dovrebbe leggere il tuo libro?
- Perché è un romanzo che utilizza il viaggio in un mondo fantastico per affrontare temi più profondi. Perché è un'avventura dal ritmo incalzante. Perché leggendolo si scopre qualcosa di nuovo su di noi.
- Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?
- Il mio romanzo è un fantasy, ma esula abbastanza dagli schemi classici. La caratteristica di tutta la trilogia è la partenza da una dimensione terrena più o meno contemporanea che lascia il posto a un mondo parallelo sconosciuto. In questo secondo romanzo compaiono i Draghi Alchemici, ma generalmente le creature fantastiche sono puro frutto della mia immaginazione. Ci sono streghe (di quelle vere) e angeli (un po' rivisitati nel loro aspetto). Direi che ci sono elementi di continuità e di rottura.
- Che cosa ti ha spinta a scrivere?
- L'esigenza di raccontare la storia che si stava creando nella mia testa e il bisogno di curare un dolore che non mi avrebbe mai abbandonato, se non avessi deciso di rielaborarlo così. Successivamente, quando ho deciso di pubblicare quello che avevo scritto, è subentrata anche la voglia di condividere con altri le mie storie.
- Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?
- Se penso alla nascita della trilogia che ha come protagonista Lunar, la storia è nata da un'immagine, l'immagine di una casa che rappresentasse l'entrata in un mondo parallelo, psichico. L'idea si è poi sviluppata e ha preso strade inaspettate. In questo secondo romanzo lo scenario si allarga. Se nel primo libro tutto è centrato sulla psiche della protagonista, in questo secondo episodio abbracciamo uno schema della psiche che interessa tutti gli individui. Le letture sono state un elemento di ispirazione, non si può negarlo, ma è sopratutto il percorso di questi ultimi anni ad essere entrato nella storia. Gli studi, il mondo onirico, le relazioni.
- Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?
- Scrivo molto meno di quello che vorrei e quando posso. Cerco di mantenere una certa continuità, perché hoscoperto che le lunghe pause non mi fanno bene, ma per il resto scrivo tutte le volte che ho un momento di tranquillità. Se mi viene l'ispirazione in un momento in cui non è possibile scrivere, annoto il tutto in un foglio. Il risultato è una scrivania che pulula di foglietti volanti.
- Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi- per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?
- Ho usato principalmente il web: il mio sito personale e Facebook. Ho creato video e booktrailer, oltre a immagini che presentassero i personaggi. Ho anche organizzato delle presentazioni, che sono sempre un'ottima occasione per entrare in contatto con potenziali lettori. Sto partecipando direttamente o indirettamente alle fiere su territorio nazionale. E poi mi sono affidata a una professionista che mi aiutasse a sfruttare le risorse di internet al meglio.
- Progetti per il futuro?
- Concludere la trilogia, sto scrivendo l'ultima parte, e poi si vedrà. Le idee non mancano
- Tre persone da ringraziare
- Tre persone sono troppo poco! Ho un sacco di persone da ringraziare. Comunque, giocando un po' sporco, direi: Lettere Animate Editore, gli autori emergenti che ho conosciuto in questi due anni (sempre pronti a dare una mano, fantastici!) e le tutte le persone che hanno messo la loro professionalità e competenza a mia disposizione per la promozione del romanzo.
NEWS!
Ciao a tutti!
Adesso IL DEMONE DELLO SPECCHIO, è disponibile in versione cartacea.
Al momento presso Lulu, ma presto anche su tuttte le librerie on line, compresa amazon.
IL DEMONE DELLO SPECCHIO versione cartacea
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lunedì 18 gennaio 2016
DODICI PORTE - Daisy Franchetto -
Recensione:
Diana Mistera
Inizio
questa recensione dicendo che questo libro è fra le mie letture
preferite del 2015.
Ci
ho impiegato più del dovuto a leggerlo, un po' per mancanza di tempo
un po' perché non era un libro che volevo leggere alla leggera.
Quindi nel momento in cui mi immergevo nelle pagine volevo farlo in
modo totale.
Come
già si legge dalla sinossi è una lunga fiaba che si snoda in dodici
passaggi simboleggiati da dodici porte che si trovano all'interno di
una casa particolare, abitata dal una misteriosa donna accompagnata
da un gatto assorbi pensieri e da una creatura magica con una voce
bellissima. La storia inizia con una terribile violenza sulla
protagonista. Un trauma che cercherà di superare con l'aiuto della
famiglia, ma quando si troverà faccia a faccia con il suo
carnefice,Lunar capirà che non può farcela da sola ed andrà alla
casa in cerca di aiuto.
La
guarigione di Lunar avverrà attraverso le prove che si nascondono
dietro a queste dodici porte.
Amo
la psicologia, soprattutto quella Junghiana, quindi quando ho
incontrato la casa, ho subito pensato ai sogni che spesso ho di una
casa e che so simboleggiare la mia psiche, la mia persona, quindi ho
letto questo libro in chiave psicologica e mi complimento con
l'autrice perché ha fatto un buonissimo lavoro.
Andando
avanti con la lettura, il secondo simbolismo che mi ha colpito in
questo libro è stato quello della Loba. Anni fa avevo letto Donne
che corrono con i Lupi di Clarissa
Pinkola Estés e
quindi la simbologia della Loba, l'ho incontrata per la prima volta
in quel contesto ed ho notato con piacere che l'autrice aveva letto
questo libro e che ne era stata colpita come lo sono stata io. La
Loba infatti è il Lupo. La Lupa in questo caso, che simboleggia la
psiche della donna, la parte selvaggia della donna la parte più
naturale istintiva ed ancestrale, quella della sopravvivenza ed allo
stesso tempo la guida attraverso le difficoltà. Infatti, è sempre
la Loba a condurre davanti ad ogni porta Lunar ed a spiegarle la sua
missione. Dietro a queste dodici porte, vivono delle creature
magiche. Ed è in questo contesto che incontriamo la struttura
fiabesca della trama.
Incontriamo
rane e topi parlanti, salamandre, foletti, elfi, e tutte le creature
magiche che conosciamo dai classici. Non sono riuscita a fare a meno
di pensare a Il Gatto dello Cheshire, di Alice nel paese delle
Meraviglie, nel momento in cui al cammino di Lunar si unirà il
Gatto assorbi pensieri Sigfrido, che la guiderà nella missione più
importante: salvare la regina Astarta.
Così
come Alma mi ha ricordato il Brucaliffo, sempre di Alice nel Paese
delle Meraviglie, che rimane comunque uno dei miei libri preferiti.
L'autrice
è riuscita ad amalgamare in questi personaggi tutti gli stadi del
diventare adulto e lo ha fatto partendo da un trauma. Persino la
struttura dei cattivi è sorprendente e piena di sorprese.
Ho
amato questa lettura. Ho amato la simbologia e ammiro l'immaginazione
e la creatività di Daisy Franchetto, perché non è un impresa
facile riuscire ad amalgamare queste cose senza fare degli scivoloni
che potrebbero far storcere il naso a chi come me, ha letto il libro
anche da un punto di vista psicologico e non solo come un fantasy.
L'autrice questi scivoloni non li ha avuti.
La
scrittura non manca di piccoli errori di battitura, che comunque non
intaccano la lettura che scorre in modo molto armonico, con
descrizioni dettagliate che fanno si che il lettore veda quello che
sta leggendo, ed io amo sempre questo effetto nei libri, perché,
secondo me, se si riesce a vedere le immagini create dall'uso delle
parole, vuol dire che il libro è scritto bene.
Ogni
personaggio si incastra bene nel contesto della storia e nulla sembra
essere stato messo li per forza. Ogni personaggio entra nella storia
nel momento in cui deve entrare e non mancano le sorprese. Il finale
aperto lascia presagire un seguito.
LINK ACQUISTO
mercoledì 6 gennaio 2016
NEWS ED INTERVISTE
Ciao a tutti!
Iniziamo il 2016 con una bella intervista con presentazione, nel blog di Tiziana Cazziero Voltare pagina, su IL DEMONE DELLO SPECCHIO.
Buona lettura, seguite il link!
Intervista su Voltare Pagina di Tiziana Cazziero
Iniziamo il 2016 con una bella intervista con presentazione, nel blog di Tiziana Cazziero Voltare pagina, su IL DEMONE DELLO SPECCHIO.
Buona lettura, seguite il link!
Intervista su Voltare Pagina di Tiziana Cazziero
lunedì 4 gennaio 2016
PRESENTAZIONE DI CHI É HONEY VENOM- SPECTRUM
Ciao a tutti!
Come é iniziato il nuovo anno? Avete fatto la lista dei libri da leggere? Ecco, se l' avete fatta la potete aggiornare con questo nuovo titolo: HONEY VENOM di Spectrum.
Come é iniziato il nuovo anno? Avete fatto la lista dei libri da leggere? Ecco, se l' avete fatta la potete aggiornare con questo nuovo titolo: HONEY VENOM di Spectrum.
Honey
Venom è
una
bellissima quanto letale strega, parto della
matita
graffiante di Spectrum.
Nata
in autoproduzione, dopo aver incrociato la strada con noi di Nero
Press, ha trovato subito casa. Sì,
perché
Honey,
oltre a essere un personaggio magnetico e affascinante, è
anche
la loro “pop
star”:
con lei, infatti, la Nero Press inaugura la collana Indaco, dedicata
al fumetto e alle graphic novel. “La
cosa che striscia dall’Inferno”
è
il
primo di una serie di albi che vedranno Honey protagonista. Ma
lasciamo che sia lei stessa a presentarsi:
"Salve,
zucchette!
io
sono Honey e di mestiere faccio la strega.
Finora
le mie avventure si sono svolte nel minuscolo mondo degli albi
autoprodotti ma, come potete ben vedere, le cose sono cambiate. Eh
sì,
santo diavolone! Ora abbiamo un editore!
Abbiamo,
certo, perché
nelle
mie sanguinolente scorribande non sono mai da sola: goblin, folletti,
demoni, diavoletti, la nostra cerchia di amicizie è
piuttosto
variegata.
E
poi c’è
lei,
sì,
lei, la tenebra dei miei occhi, la megera del mio cuore, con le sue
lentiggini e quelle tette che sfidano tutte le leggi di gravità.
Elyss
è
la
mia altra metà
dell’inferno
e se voi zucchette pensate che una coppia di streghe –
ma
coppia sul serio! –
sia
una cosa inusuale, attenti a voi perché
sono
piuttosto permalosa. Avete visto le mie lame no? Sono certa che
nessuno di voi vuole sentirle sulla giugulare. Diciamo che non ci
piacciono i pavidi e i bigotti, quindi se non avete lo stomaco forte
e le menti aperte filate pure alla larga e guardatevi le spalle."
Honey
Venom è una “strega naturale”, ovvero una persona nata sotto la
benedizione di Satana. Vive e si muove in un mondo cupo e gotico,
simile all’Italia del XIX secolo.
Il
concetto delle storie di SPECTRUM è di ribaltare i punti di vista
convenzionali. La vicenda viene quindi narrata dal punto di vista di
quelli che sono i “cattivi” (le streghe, appunto) mentre i
cosiddetti “buoni” (gli umani, i cavalieri, i santi e chi più ne
ha più ne metta) interpretano il ruolo degli antagonisti. Spesso
vengono disegnati dall’autore in modo grottesco e rappresentati
come stupidi, bigotti e crudeli. Fra di loro vi sono, comunque delle
eccezioni.
Le
fiabe di Honey sono tutto il contrario delle fiabe convenzionali.
Honey
è una donna di bassa statura, non si sa bene quanti anni abbia, né
quale sia il suo vero nome o da dove provenga. Circa un metro e
sessanta di altezza, occhi verde smeraldo, capelli rossi, pelle
pallidissima (tanto pallida che quando vuole far paura può farsi
passare per un “morto inquieto”, un cadavere che cammina).
Vive
in una casetta situata in un luogo imprecisato del Bosco Semprebuio,
assieme alla sua compagna Elysabeth, detta Elyss – Honey la chiama
Lentigini). Elyss è una strega anche lei, ma di altre origini, non è
nata tale: lo è diventata per una sua scelta personale.
Honey
combatte contro le cosiddette “forze del bene” rappresentate dal
“Santuario” (la versione della Chiesa del suo mondo), dai vari
santoni di turno, dagli zeloti, cacciatori di streghe, bigotti,
paladini e quant’altro. Ma nelle sue storie deve vedersela anche
con i “fratelli” delle tenebre i quali non sono sempre amichevoli
come si vorrebbe. E quindi lupi mannari, vampiri, necrofili,
cannibali e chi più ne ha più ne metta.
Honey
viene spesso sottovalutata dai suoi nemici, per le seguenti ragioni:
- è una donna
- è bassa
- è molto carina
Ovviamente,
lei usa questi fattori a proprio vantaggio. La sua tecnica preferita
è proprio quella di farsi sottovalutare.
Honey
è gay, e Elyss è la sua fidanzata. Questo fattore la rende
ulteriormente ai margini della sua società, ed è un altro motivo
per cui i “maschi” la odiano: è
donna, è libera, è strega e non ha nemmeno bisogno di loro, degli
uomini, perché è lesbica.
Il
fattore gay non è il perno centrale della storia, anzi non c’entra
gran che: i fumetti di Spectrum non parlano dell’omosessualità di
Honey, anche se questa viene esplicitamente mostrata. Si tratta
comunque di un elemento importante, perché caratterizza il
personaggio. Non sono molti i fumetti dove il/la protagonista è gay
e dove il tema centrale del fumetto non sia l’orientamento sessuale
del personaggio.
Nelle
storie di Spectrum ci sono riferimenti alle tematiche sociali come
l’uguaglianza, i diritti e la libertà. Leggendo i suoi fumetti ci
si rende conto che le trame sono infarcite di questi elementi, anche
se non vengono manifestatamente dichiarati o posti come il tema
centrale della vicenda.
BIOGRAFIA
AUTORE
Spectrum
è
un
ex monaco buddista che scrive e disegna fumetti horror gotici a forti
tinte
erotiche. È
nato
nel 1972, ha incontrato e frequentato folletti fino al 1978,
dopodiché ha iniziato a raccontare e disegnare storie su mondi
lugubri e fantastici.
Non
ha più
smesso.
Il
suo primo volume a fumetti, Honey Venom e la Cosa che striscia
dall’Inferno
è
stato
pubblicato
da Nero Press nel 2015, dopo una lunga serializzazione online in
forma di webcomic.
Per l'acquisto ed ulteriori informazioni, seguite il link che trovate qui sotto:
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Cristiana Meneghin , Le Gemme Dell'Eubale- blogtour
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