Dalla pietra cava si levano echi,
canti sommessi
dove le ombre si inginocchiano al silenzio.
Le rovine respirano antiche promesse,
ogni muro custodisce la memoria
d’un amore oltre la carne,
d’una fiamma che arde senza tregua,
d’un giuramento inciso in sangue e cenere.
Due anime lacerate, mai divise,
una ferita sacra che non si rimargina,
una devozione che sfida la rovina.
Noi camminiamo, pellegrini nel buio,
portando un amore che non conosce morte.
E negli echi dell’eterno
quel voto resiste, immutabile.
Nessun commento:
Posta un commento