Prima recensione della seconda edizione di Orpheus.
Buona lettura
a me piace...LEGGERE!: Orpheus - di Diana Mistera: Buongiorno amici lettori! Ultimamente ho un po' di problemi di salute e sto leggendo meno. Quest'oggi vi parlerò di un romanzo che...
Dopo Wingless il mio viaggio continua...la scrittura é la mia vita e qui troverete tutto quello in cui saró coinvolta dai concorsi letterari, alle recensioni alle idee ed estratti dai miei nuovi lavori... Seguitemi non ve ne pentirete.
mercoledì 30 novembre 2016
Daniela Ruggero Autrice: THE DARK ZONE BLOG TOUR
Quinta tappa del blog tour di Orpheus in collaborazione con la Dark Zone , presso il blog di Daniela Ruggero.
Buona lettura
Daniela Ruggero Autrice: THE DARK ZONE BLOG TOUR: DIANA MISTERO BLOG TOUR Siamo al via, gli strumenti sono accordati e Orpheus sta per iniziare il suo tour. Partecipare è se...
Buona lettura
Daniela Ruggero Autrice: THE DARK ZONE BLOG TOUR: DIANA MISTERO BLOG TOUR Siamo al via, gli strumenti sono accordati e Orpheus sta per iniziare il suo tour. Partecipare è se...
lunedì 28 novembre 2016
Codex Ludus: Luoghi da sogno
Quarta tappa del Blog tour di Orpheus
Buona lettura. :)
Codex Ludus: Luoghi da sogno: Luoghi da sogno
Buona lettura. :)
Codex Ludus: Luoghi da sogno: Luoghi da sogno
venerdì 25 novembre 2016
Libri riflessi in uno specchio: Diana Mister In Tour, Intervista Doppia
Terza tappa del Blog Tour di Orpheus.
Intervista doppia ai due protagonisti.
Siete curiosi? Correte a leggerla!
Buon weekend!!!
Libri riflessi in uno specchio: Diana Mister In Tour, Intervista Doppia: Siamo al via, gli strumenti sono accordati e Orpheus sta per iniziare il suo tour. Partecipare è semplice.... *SEGUITE le tappe suI blog c...
Intervista doppia ai due protagonisti.
Siete curiosi? Correte a leggerla!
Buon weekend!!!
Libri riflessi in uno specchio: Diana Mister In Tour, Intervista Doppia: Siamo al via, gli strumenti sono accordati e Orpheus sta per iniziare il suo tour. Partecipare è semplice.... *SEGUITE le tappe suI blog c...
giovedì 24 novembre 2016
Diana Mistera in Tour - The Dark Zone
Ciao a tutti,
ecco la seconda tappa del blog tour di Orpheus, la dark intervista.
Buona lettura!!
Diana Mistera in Tour - The Dark Zone
mercoledì 23 novembre 2016
NUOVA INTERVISTA
Ciao a tutti,
con l'uscita di Orpheus si riparte con le interviste.
Ecco a voi una bella intervista che mi è stata fatta dal blog
A me piace ...LEGGERE!
A ME PIACE... LEGGERE!
Buona lettura e a presto!!!
con l'uscita di Orpheus si riparte con le interviste.
Ecco a voi una bella intervista che mi è stata fatta dal blog
A me piace ...LEGGERE!
A ME PIACE... LEGGERE!
Buona lettura e a presto!!!
Orpheus va in Tour
Ciao a tutti
Orpheus parte oggi in tour in giro per i blog.
Un evento su facebook é stato realizzato in collaborazione con la Darkzone, quindi se volete partecipare seguite le varie tappe..condividete e aderite.
Link all'evento Facebook
Prima tappa " IL BOSCO DEI SOGNI FANTASTICI"
Orpheus parte oggi in tour in giro per i blog.
Un evento su facebook é stato realizzato in collaborazione con la Darkzone, quindi se volete partecipare seguite le varie tappe..condividete e aderite.
Link all'evento Facebook
Prima tappa " IL BOSCO DEI SOGNI FANTASTICI"
martedì 22 novembre 2016
FRANCESCA NOTO- IL SEGNO DELLA TEMPESTA-
PRESENTAZIONE
Ciao a tutti,
eccomi tornata con una nuova presentazione.
Oggi vi parlo di Francesca Noto e il suo libro ; IL SEGNO DELLA TEMPESTA.
Rialzò il viso verso di lui, e lo vide sorridere. Quando le loro labbra si incontrarono, non fu come quella prima confusa volta a Key West, un indugiare inconsapevole in un desiderio che era rimasto tale senza concretizzarsi. Per un attimo si guardarono negli occhi, poi Lea serrò le palpebre e si lasciò andare alle sensazioni. Giù ogni barriera, accogliendo le emozioni di lui come se fossero le proprie. Gli strinse le braccia al collo e dischiuse le labbra, desiderando un contatto più profondo e sensuale. Il suo sapore era quello che aveva sempre immaginato, mentre le loro lingue si trovavano, intrecciandosi in una danza selvatica e istintiva, come se in quel bacio si fossero ritrovati dopo un’eternità, una volta di più.
Ciao a tutti,
eccomi tornata con una nuova presentazione.
Oggi vi parlo di Francesca Noto e il suo libro ; IL SEGNO DELLA TEMPESTA.
Francesca Noto è giornalista e
traduttrice di romanzi e riviste.
Appassionata di heroic fantasy, scherma
medievale, equitazione, giochi di ruolo e videogiochi fin da bambina, è
stata caporedattrice del magazine “Pokémon Mania”, nonché docente
di Game design allo IED di Roma.
Il suo lavoro e i suoi interessi l’hanno
spesso condotta all’estero, in particolare negli Stati Uniti, paese a cui è molto
legata.
Il libro
Lea Schneider ha un dono, o forse una
maledizione. Riesce a percepire con impressionante chiarezza le emozioni
altrui. È sempre stato un fardello complicato da gestire, in grado di
trasformare la sua adolescenza in un inferno.
In preda a strani sogni
premonitori, Lea fugge verso la regione più selvaggia della Florida, dove è stata
concepita vent'anni prima. Ciò che non sa è che quel viaggio ‒
come il suo dono ‒ fa parte di un
disegno più grande.
Chi è Sven, il
ragazzo senza un passato e dotato di capacità ben più potenti delle sue?
Nuove forze scoprono le carte di una partita antica, di cui i due giovani
sono il fulcro.
Lea e Sven si troveranno nel mezzo del
conflitto tra i Waerne, antichi guardiani della nostra realtà, e i
Fjandar, asserviti a esseri che di questo universo non fanno parte, ma che
diverse volte hanno interferito con le sue sorti.
Mentre un portale tra i mondi
rischia di essere profanato, Lea dovrà trovare il coraggio di guardarsi dentro
e affrontare le proprie paure. Intanto, Ragnarök, il crepuscolo del
mondo, si avvicina...
ESTRATTI:
«È
finita. Avresti dovuto pensarci prima. Avresti dovuto scegliere con
più astuzia da che parte stare, e non puoi dire che non ti abbia
avvertito. Ma sei solo... e morirai da solo, Valoisa, con la runa di
Thurs incisa sul cuore. Questo è il tuo wyrd». La sua voce era come
mercurio, liquida, cromata, veleno concentrato in ogni sillaba che
pronunciava.
«Vai
all’inferno...», ebbe la forza di pronunciare, inghiottendo una
boccata di sangue. Parole appena udibili, che si persero in un debole
rantolo. «Questo è il tuo wyrd, figlio di puttana!».
«Certo,
tu comincia pure a mostrarmi la strada, intanto», ribatté l’altro,
con una bassa risata malevola. «Perché Valoisa muore stanotte».
L’uomo
sollevò la mano. Stringeva qualcosa nel pugno, qualcosa di allungato
e scintillante. Era il bagliore dei lampi, o la sua mano a brillare
di una sinistra aura opalina? Non ebbe il tempo di chiederselo. Vide
il braccio di lui fermarsi all’apice, e poi calare in un affondo
violento. Sentì la punta metallica piantarglisi nel petto, penetrare
sopra la clavicola sinistra, inchiodandolo al suolo. Sgranò gli
occhi, inarcando la schiena in un movimento convulso, mentre quello
che aveva creduto il limite massimo del dolore raggiungeva un livello
nuovo, proiettandolo in un baratro ancora più profondo. Fu allora,
fissando con i propri occhi sconvolti quelli del suo avversario, che
comprese che, per quanto potesse sembrare impossibile, la sua
sofferenza era soltanto all’inizio.
Scoprì
in quel momento che era ancora in grado di urlare.
Rialzò il viso verso di lui, e lo vide sorridere. Quando le loro labbra si incontrarono, non fu come quella prima confusa volta a Key West, un indugiare inconsapevole in un desiderio che era rimasto tale senza concretizzarsi. Per un attimo si guardarono negli occhi, poi Lea serrò le palpebre e si lasciò andare alle sensazioni. Giù ogni barriera, accogliendo le emozioni di lui come se fossero le proprie. Gli strinse le braccia al collo e dischiuse le labbra, desiderando un contatto più profondo e sensuale. Il suo sapore era quello che aveva sempre immaginato, mentre le loro lingue si trovavano, intrecciandosi in una danza selvatica e istintiva, come se in quel bacio si fossero ritrovati dopo un’eternità, una volta di più.
Sentì
le sue grandi mani nervose accarezzarle il busto e insinuarsi con
dolcezza sotto la t-shirt, sfiorando la pelle nuda, tracciandovi
sopra spirali lievi, delicate e potenti al tempo stesso. E non ebbe
neanche il tempo di capire se le sensazioni che provava, e quel
desiderio caldo come un falò sotto un cielo estivo, appartenessero
soltanto a lei o fossero intrecciati a ciò che provava lui. Sapeva
però di non essersi mai sentita così, tra le braccia di un uomo.
Allora lasciò che accadesse. E che Sven la riconducesse a casa.
«Lo
ricordi, vero?», incalzò in quel momento Julma, facendo un passo
avanti. I suoi occhi erano abissi di un’oscurità insondabile. La
forza della sua mente continuava a inchiodarlo sul posto,
prospettandogli possibilità inattese. «Ti hanno temuto, scacciato.
Ucciso. Gli uomini hanno paura di chi è diverso, di chi è potente.
Hanno avuto paura perfino dei tuoi miracoli». Un altro passo. Le sue
mani sembravano scintillare come d’acciaio cromato. «Eri tu. Sei
sempre stato tu, in mille vite prima di queste, il rinnegato che
hanno colpito con sassi e bastoni, il martire bruciato sul rogo.
Valoisa, colui che porta la luce. Ma non la vogliono, la tua luce,
non nel modo in cui hai sempre pensato. È questa l’umanità che
vuoi proteggere? È questa la gente che merita il tuo perdono?».
La
pressione si fece insopportabile. Sven rialzò lo sguardo in quello
vorticante di oscurità dell’altro. Arricciò le labbra, scoprendo
i denti serrati in una smorfia selvatica. «Ci sei sempre stato tu,
dietro alle loro paure», dichiarò, la voce così bassa e profonda
da sembrare essa stessa il brontolio cupo del tuono.
E
quella voce si levò in un ruggito: «Ci sono sempre stato io, a
vegliare sui loro incubi».
Link Acquisto: Francesca Noto- IL SEGNO DELLA TEMPESTA
Buona lettura!!!
Diana
Mistera
lunedì 7 novembre 2016
GIANLUCA GIUSTI: NON SONO FERMO, MI MUOVO. MONTECATINI TERME UNA STORIA NELLA STORIA
Ciao a Tutti
eccomi con una nuova presentazione per la DARKZONE:
GIANLUCA GIUSTI.
Nasce nel 1964, è un informatore scientifico per il farmaco, ed é autore e scrittore per passione.
Gianluca é alla sua quinta pubblicazione, ed alla seconda pubblicazione con la casa editrice
LA CARAVELLA EDIZIONI, con la quale ha pubblicato anche CUBA: ISTRUZIONI PER L
USO.
Sinossi:
eccomi con una nuova presentazione per la DARKZONE:
GIANLUCA GIUSTI.
Nasce nel 1964, è un informatore scientifico per il farmaco, ed é autore e scrittore per passione.
Gianluca é alla sua quinta pubblicazione, ed alla seconda pubblicazione con la casa editrice
LA CARAVELLA EDIZIONI, con la quale ha pubblicato anche CUBA: ISTRUZIONI PER L
USO.
Sinossi:
Un
uomo che si muove nelle strade di una città per una settimana. La
sua città. Una descrizione magistrale, dove il cammino alterna
riflessioni profonde a fatti di vita vissuta; uno stop and go che ti
segue rigo dopo rigo, pagina dopo pagina. Un saliscendi nelle
increspature di una anima tormentata che sprofonda in una soluzione
che non arriva. Ma quale sarà la ragione della sua angoscia e perché
il tormento affligge il protagonista? Chi lo segue come un’ombra e
perché, è lì con lui? Per scoprirlo serve arrivare alla fine,
passando dal suo ritmo serrato, ironico e avvincente al termine del
quale arriverà puntuale, la sorpresa finale.
Ma lasciamo la parole all'autore CON LA DARKINTERVISTA:
Lasciamo la parola all’autore:
- Perché una lettrice o un lettore dovrebbe leggere il tuo libro?
Per prima cosa
salutiamoli i lettori che comunque leggeranno questa intervista.
Perché con Sono fermo, mi muovo hanno la possibilità di immergersi
in un vero e proprio esperimento letterario. Unico nel suo genere. Lo
ha definito così Elena Gonnelli, che ho avuto il piacere di avere
come moderatrice ad una mia presentazione e ora più che mai ne
condivido il termine. Un modo nuovo per conoscere una città, la sua
storia e i suoi dintorni ma non attraverso la classica guida
turistica stantia e fredda con i posti da vedere uno in fila
all’altro, ma grazie a un racconto super originale.
- Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?
Di innovativo c’è la forma di
scrivere che non ha uno stile ufficiale e consolidato. Questo mia ha
permesso di tirare dentro il lettore come fosse nelle strade insieme
a me, di camminare insieme a me, di guardare dove guardo io e come
spero, di vedere quello che vedo io. Ci diamo del tu e ci parliamo
come fossimo veramente insieme. Io credo che tra autore e lettore non
debba esserci separazione ma grande unione e complicità. Io sono per
prima cosa un lettore e devo trovare empatia e condivisione con chi
scrive, allora lo seguo e ho molte più possibilità di portare a
termine il libro. Quello che chiedo a chi scrive, cerco a mia volta
di darlo, scrivendo. Con la tradizione forse il racconto che non
passa mai di modo e l’idea di farmi accompagnare da un personaggio
un po’ strambo che tra poco vi descriverò brevemente.
- Che cosa ti ha spinto a scrivere?
Da saggista quale sono in origine la
voglia di smontare tutta una serie di bufale che vanno dal
paranormale, passando per gli oroscopi, gli Ufo, i presunti poteri
della mente fino a gli immancabili complotti di tutti i tipi. Con
questo naturalmente ognuno è libero di credere a quello che vuole,
io faccio solo un po’ il guastafeste.
- Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?
Com’è giusto che sia non posso
prendermi la paternità di quello che non è mio. L’idea mi è
stata suggerita da Silvia Motroni, consigliere comunale e amica
personale, che mi ha telefonato chiedendomi di scrivere “qualcosa”
sulla città. La difficoltà è stata trasformare quel “qualcosa”
in una forma che potesse attirare il lettore per indurlo scoprire le
tante meraviglie che la nostra città (pur nel suo piccolo), è in
grado di offrire. Quello che ho scartato da subito, e come già
detto, è stata l’opzione, guida turistica. Il problema però è
che io sono un saggista e non un romanziere, quindi che fare?
L’ispirazione è stata quella di fare un giro particolare tra le
nostre strade accompagnato da un Virgilio molto “fuori dagli
schemi” che desse vivacità alla storia. Per dare un’idea al
lettore, Wilson, che appunto mi accompagna, ha una caratterista che
rende tutto molto ironico e surreale: non lo vede nessuno eccetto me,
non parla con nessuno e neanche con me ma posso assicurare che
vivacizza molto, dall’inizio alla fine.
La dott.ssa Silvia Motroni, ci tengo a
dirlo, mi ha concesso il privilegio di scrivere la prefazione
- Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?
Ho un lavoro da portare avanti quindi
scrivo nel tempo libero, la sera per esempio invece di guardare la
trecentesima puntata di Don Matteo, scrivo un po’. Poi ovviamente
nel week end e altri momenti similari. Cerco di essere più continuo
possibile magari prendendo appunti sull’Ipad ma anche sul
tovagliolo del bar dove pranzo al volo. Di solito però, e questo è
una costante, ritorno sopra la bozza di base con nuove idee,
aggiunte, cose da cambiare. Mi capita spesso la notte di svegliarmi
perché mi è venuto in mente cosa scrivere di nuovo e cosa cambiare.
A un certo punto gli editori devono togliermi il manoscritto dalle
mani sennò non finiamo più.
- Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi- per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?
Cerco quando possibile di farmi aiutare
a chi ne sa più di me. Da solo uso i social naturalmente, che ormai
muovo il mondo, poi il mio sito e le presentazioni. Quello che fa la
differenza però, credo sia il passaparola dei blog più accreditati.
Le blogger in particolare sono molto influenti, una loro parola può
cambiare tante cose. A loro voglio cercare di arrivare, con umiltà
ma anche con la consapevolezza di aver scritto un libro diverso,
ironico e molto divertente.
- (perché la scelta del self publishing?) se lo sei
Non lo sono ancora ma è una strada che
vorrei poter intraprendere anche per avere un confronto con
l’editoria standard.
- Progetti per il futuro?
Un anno sabbatico di almeno dieci anni.
Non lo, a parte gli scherzi. Ho scritto cinque libri in pochi anni e
devo trovare oltre che il tempo anche le idee, non è facile
progettare in continuazione. Posso invece tornare alla lettura, visto
che leggere fa sempre un gran bene.
- Tre persone da ringraziare
Monica Fava, la mia prima editrice che
mi ha permesso di conoscere questo mondo e dandomi fiducia, di farmi
partire
Mia moglie Julia che condivide tutto
con me ed è la mia prima fan
E Silvia Motroni senza la quale
quest’ultimo libro non sarebbe mai nato.
ESTRATTI:
Estratto 1:
Riprendo
a muovermi, e
mentre
mi muovo cammino, sfiorando le cose. Hai presente
quando
si sfiorano delicatamente quelle eleganti tende fatte
in
tubuli di cristallo colorati? Quelle che quando le tocchi
non
fanno rumore ma suonano. Io faccio lo stesso.
Tengo
la sinistra mentre avanzo lentamente.
Estratto 2
Primo
capitolo lunedì: strane regole d’ingaggio
Da
una parte l’antico portone, di fronte a me il circolo del tennis e,
a
fare la guardia lassù, Montecatini Alto, la nostra frazione
medievale.
Sembra sorgere su un catino rovesciato e sopra
le
nostre teste sorveglia non solo la città ma tutta la valle.
Il
borgo ha una caratteristica: hai presente quei quadri tipo
la
Gioconda o i cartelloni del cinema dove la figura ritratta
sembra
che ti segua con lo sguardo quando la osservi da
diverse
angolazioni? Qui succede la stessa cosa. Ovunque tu
sia,
vedi sempre Montecatini Alto. Ti segue, ti accompagna
e
ti ricorda che sei in un posto speciale.
Estratto 3:
Secondo
capitolo martedì: dove tutto comincia
È
quasi sera ed è tutto molto bello.
La
Basilica si prepara per la messa serale. Il via vai
Ma
a un certo punto succede qualcosa di strano. Wilson si
allontana
discretamente. Cala il silenzio, le persone scompaiono
e
una luce incredibile prende possesso di tutto. Senza
abbagliare,
senza dare fastidio alcuno, riempie lo spazio
circostante
di una fenomenale tranquillità; la temperatura si
alza.
Per quanto stravagante sia, questa nuova e inaspettata
condizione
non mi fa paura, anzi il contrario; c’è solo una
forza
potente che comincia a farsi strada: devo chiudere gli
occhi.
Non posso vincerla quindi non mi oppongo, chiudo
gli
occhi e mi rilasso, fatto questo mi sento ancora meglio.
Sono
fermo, ben piantato a terra a gambe divaricate, resto
in
attesa, qualcosa dovrà pur succedere. Se c’è da aspettare
aspetto,
tanto non ho nessuna fretta. E qualcosa succede.
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Ciao a tutti che dire , ci ho messo mezz'ora per riuscire ad entrare nel blog, questo succede quando passano troppi mesi dall'ultim...
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Ciao a Tutti eccomi con una nuova presentazione per la DARKZONE : GIANLUCA GIUSTI. Nasce nel 1964, è un informatore scientifico per i...
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Ciao a tutti, riparto con questo post con le presentazioni. Per inaugurare questa nuova carrellata di presentazioni dopo la pausa estiva i...
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Ciao a tutti, Eccomi oggi con una nuova segnalazione. Devo dire che da quello che sto leggendo, dal modo in cui é scritto, lo metto nella ...