Recensione
di Diana Mistera su INQUIETUDINI DI CERA di Gaetano Barreca
È freddo in
Finlandia, le giornate sono molto lunghe soprattutto in inverno e,
adesso che sono libera da impegni, mi sono dedicata a quelle letture
che ho lasciato indietro, fra queste c'era INQUIETIDINI DI CERA di
Gaetano Barreca.
Ho desiderato tanto
questo libro, ma per un motivo o per un altro, non ero mai riuscita a
comprarlo, ero disoccupata e purtroppo, la priorità la prendevano
altre cose, e così partecipai ad un Giveaway, organizzato dallo
stesso autore; il destino ha voluto che vincessi il libro che a lungo
avevo tanto desiderato. A volte la fortuna sa dove colpire.
Le mie aspettative
non mi hanno tradito, sono felice di avere questo volumetto fra i
miei libri nella mia libreria personale, nello scaffale dei miei
libri preferiti.
Mi ha colpito molto
la storia di Icaro, e mi é piaciuto moltissimo il modo in cui questo
romanzo é stato ideato: sotto forma di lettere da Icaro al suo unico
grande amore Alessandro.
Ho sofferto con
Icaro man mano che andavo avanti con la lettura, ho capito le sue
battaglie, soprattutto quelle dentro se stesso, in un modo o
nell'altro li affrontiamo tutti certi problemi con l'IO, quando siamo
diversi dalla massa. Sia che uno sia gay, sia che uno sia poeta, sia
che uno sia un goth, in un paesello del centro Italia, che é pronto
ad additarti come satanista solo perché vai vestita di nero. Lo so a
me é successo, quindi sono stata un Icaro anche io.
Mi ha appassionato
leggere il percorso che purtroppo, in questa società colui che viene
considerato “diverso” deve fare, la battaglie quotidiane che si
accendono dentro la propria psiche, soprattutto se hai un carattere
debole, i muri in cui sei inevitabilmente costretto ad andare a
sbattere,perché ti senti in colpa per essere quello che sei, perché
la societá ti addita, soprattutto nell'entroterra di una cittadina
del sud, soprattutto in Italia, perché ti considera una persona
senza morale o etica solo perché sei diverso.
L'omosessualità é
un problema ancora oggi in Italia, ed il romanzo anche se scritto nel
2011 é fin troppo attuale; purtroppo, si sente fin troppo spesso
nelle notizie dei telegiornali, ragazzi presi in giro da bulli perché
gay, il bullismo nei social media, e se un ragazzo non ha il
supporto familiare o non ha abbastanza forza per reagire ed
accettarsi, purtroppo non ce la fa, viene spinto al suicidio, ed é
terribile. Mi sono commossa quando sono arrivata alla conclusione, mi
sono chiesta perché doveva andare così? Non ho trovato risposte che
mi hanno consolato.
Ho molto amato
questo libro, é scritto bene e mi sono piaciute le citazioni che vi
ho trovato. La lettura scorre bene e i pensieri si animano alla fine
di ogni lettera, cosí come tante domande senza ancora una risposta.
L'amore é una sentimento universale, non ha sesso, non ha colore, ed
é libertà di amare chi vuoi e senti di amare, senza distinzioni, e
dovrebbe essere vissuto come tale da tutti.
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