giovedì 12 luglio 2012

FRAMMENTI DI STORIE, RACCONDI DI VITA Alba Maria Cataleta

ED.ZONA 2011
Ho conosciuto Alba grazie ad un gruppo di un social network, ed ho immediatamente apprezzato la sua energia positiva, il suo entusiasmo per il suo lavoro sia di scrittrice che di educatrice, che per la vita, lo stesso entusiasmo che ho percepito subito anche nel suo primo romanzo FRAMMENTI DI STORIE, RACCONTI DI VITA e che adesso recensiró.

Questa non sará una comune recensione, ma un descrivere il mio approccio con questo libro.

La protagonista Federica mi assomiglia molto, lei ed il suo grande amore Marco.

Purtroppo o per fortuna non é da tutti vivere amori di cotanta potenza ed intensitá. Un amore che ti fa sentire completa ad ogni bacio,ad ogni incontro, non importa se gli incontri sono sporadici, perché la forza che ne trai si riflette nel tempo, un amore senza vincoli, proprio perché desideri che l'amato non si lamenti mai delle domande che gli fai o dei dubbi che hai, un amore in cui non sei intrusiva perché hai fiducia in lui, un amore in cui sei solo tu a dare e ti dai al cento per cento e capisci che é l'anima ad amare, ed é per questo che certi amori te li porti dentro fino alla morte e magari anche dopo.

Questo tipo di amori sono tanto intensi quanto dolorosi, e ti svuotano quando sopraggiunge l'assenza.

Questi amori sono quelli che sogni da bambina, e che ti meravigli quando ti rendi conto che proprio tu lo hai trovato.

Lungo tutto il romanzo é proprio questo quello che si trova, l'amore con la A maiuscola che purché continui, uno é disposto anche al sacrificio estremo, come ad esempio la rinuncia ad avere dei figli.

Ho amato questo libro perché ci ho letto la mia storia sotto molti aspetti e mi sono sentita meno sola.

Capisco la protagonista in tutti i suoi dubbi, so cosa significa piangere una notte intera, non riuscire a prendere sonno perché tradite, tradite da un mancato appuntamento, tradite da una serie di bugie tradite da noi stesse, che pur di non essere come le coppoie normali, ci prendono degli impulsi che a volte ci portano fuori strada completamente e... magari cambiano compleatamente la situazione ed alla fine non ti rimane che colpevolizzare solo te stessa per non aver voluto fare quella determinata domanda, esigere determinate risposte solo per paura di perderlo.

Situazioni che alla fine ti rinchiudono nella tua solitudine, perché gli amici non capiscono come mai uno persevera, come mai non puó fare a meno di parlare di lui o lei, perché puó succedere anche agli uomini di vivere questo tipo di amore, anche se per loro é piú difficile da ammettere e piú facile da ignorare.

Ma come tutte le cose, quando si da troppo e in cambio si riceve poco, alla fine succede qualcosa che scatena la rottura definitiva, l'ennesima delusione che peró ti lascia boccheggiare perché ti fa mancare il respiro quando ti trovi davanti una situazione che avrebbe potuto essere la tua con lui e che lui peró ha vissuto con una latra che non sei tu, e lo shock é immediato apri gli occhi per bene e ti rendi conto di quanto hai dato e quanto poco hai ricevuto ed ormai esausta decidi di chiudere qual capitolo per sempre, sentendoti anzi illudendoti di sentire finalmente la libertá,quella libertá che inizialmente ti dará euforia, ma la tua anima é marcata e chi verrá dopo di lui non riuscirá mai a tenere il confronto, perché hai giá dato tutto e non ti rimane piú nulla da dare, ma cosa non riesci a dare;appunto, la famosa fiducia. La fiducia é alla base dei rapporti, e nonostante la protagonista Federica ripete spesso quanto credeva a quello che Marco le diceva, a quanto accettava i suoi tempi, le assenze lunghe mesi e anche durante il rapporto la non presenza costante, che si sa nei cuori che amano troppo possono trasformarsi in tarli che scavano e scavano e basta un niente per mandare tutto in aria, nel caso di Federica é bastato un malinteso, perché forse non aveva piena fiducia in Marco,un malintso che le ha ”rovinato la vita”, il suo istinto glielo diceva, ma il cuore non voleva crederci e Marco non ha fatto nulla per guadagnarsi quella preziosa fiducia, e magari pensi che era meglio essere come quelle persone che non capisci, di aver chiesto di piú e di non esserti semplicemente accontentata vivendo un sogno dal quale peró il risveglio brusco é arrivato forse troppo tardi.

Ho divorato quelle pagine e le ho digerite, perché in molto casi mi ci sono rivista e quindi spesso mi hanno causato una indigestione,un malessere, ma é un libro che ho letto non solo con gli occhi, ma soprattutto con il cuore ed é un romanzo che é scritto davvero bene, soprattutto perché scritto in prima persona. Sono anche io una scrittrice, ma mi rimane difficile scrivere in prima persona, perché lo scrivere in prima persona é un mettersi a nudo, magari usando nomi fittizi ma solo se certe cose si sono provate davvero si riesce a scrivere in prima persona, è terapeutico scrivere in prima persona ed a volte mi é venuto il groppo in gola perché so benissimo quello che Federica stava vivendo.

Consiglio questa lettura a tutti coloro che mettono l'amore al primo posto nella loro vita a tutti i costi ed a tutte le condizioni, fa riflettere, almeno a me ha fatto riflettere.



© Diana Mistera 12.7.2012






2 commenti:

  1. Devo ringraziare moltissimo Diana, scrittrice anch'ella e perciò preziosa è, per me, questa sua recensione, perchè è un'analisi precisa di una scrittrice verso un'altra scrittrice ed io sento il piacere di essere stata apprezzata in toto col cuore oltre che con la mente perchè è questo che chiedo ai miei scritti: arrivare fino al cuore dei miei lettori e comunicare a loro che non sono soli in questo nostro percorso di vita ma assieme siamo uniti da emozioni e sensazioni che ci riempiono la vita.
    Grazie Diana, sei stata molto gentile con la tua recensione e io te ne sono grata davvaro.

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  2. grazie a te per questa preziosa testimonianza di vita. :)

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