Ho conosciuto Alba grazie ad un gruppo di un social network, ed ho immediatamente apprezzato la sua energia positiva, il suo entusiasmo per il suo lavoro sia di scrittrice che di educatrice, che per la vita, lo stesso entusiasmo che ho percepito subito anche nel suo primo romanzo FRAMMENTI DI STORIE, RACCONTI DI VITA e che adesso recensiró.
Questa
non sará una comune recensione, ma un descrivere il mio approccio
con questo libro.
La
protagonista Federica mi assomiglia molto, lei ed il suo grande amore
Marco.
Purtroppo
o per fortuna non é da tutti vivere amori di cotanta potenza ed
intensitá. Un amore che ti fa sentire completa ad ogni bacio,ad ogni
incontro, non importa se gli incontri sono sporadici, perché la
forza che ne trai si riflette nel tempo, un amore senza vincoli,
proprio perché desideri che l'amato non si lamenti mai delle domande
che gli fai o dei dubbi che hai, un amore in cui non sei intrusiva
perché hai fiducia in lui, un amore in cui sei solo tu a dare e ti
dai al cento per cento e capisci che é l'anima ad amare, ed é per
questo che certi amori te li porti dentro fino alla morte e magari
anche dopo.
Questo
tipo di amori sono tanto intensi quanto dolorosi, e ti svuotano
quando sopraggiunge l'assenza.
Questi
amori sono quelli che sogni da bambina, e che ti meravigli quando ti
rendi conto che proprio tu lo hai trovato.
Lungo
tutto il romanzo é proprio questo quello che si trova, l'amore con
la A maiuscola che purché continui, uno é disposto anche al
sacrificio estremo, come ad esempio la rinuncia ad avere dei figli.
Ho
amato questo libro perché ci ho letto la mia storia sotto molti
aspetti e mi sono sentita meno sola.
Capisco
la protagonista in tutti i suoi dubbi, so cosa significa piangere una
notte intera, non riuscire a prendere sonno perché tradite, tradite
da un mancato appuntamento, tradite da una serie di bugie tradite da
noi stesse, che pur di non essere come le coppoie normali, ci
prendono degli impulsi che a volte ci portano fuori strada
completamente e... magari cambiano compleatamente la situazione ed
alla fine non ti rimane che colpevolizzare solo te stessa per non
aver voluto fare quella determinata domanda, esigere determinate
risposte solo per paura di perderlo.
Situazioni
che alla fine ti rinchiudono nella tua solitudine, perché gli amici
non capiscono come mai uno persevera, come mai non puó fare a meno
di parlare di lui o lei, perché puó succedere anche agli uomini di
vivere questo tipo di amore, anche se per loro é piú difficile da
ammettere e piú facile da ignorare.
Ma
come tutte le cose, quando si da troppo e in cambio si riceve poco,
alla fine succede qualcosa che scatena la rottura definitiva,
l'ennesima delusione che peró ti lascia boccheggiare perché ti fa
mancare il respiro quando ti trovi davanti una situazione che avrebbe
potuto essere la tua con lui e che lui peró ha vissuto con una latra
che non sei tu, e lo shock é immediato apri gli occhi per bene e ti
rendi conto di quanto hai dato e quanto poco hai ricevuto ed ormai
esausta decidi di chiudere qual capitolo per sempre, sentendoti anzi
illudendoti di sentire finalmente la libertá,quella libertá che
inizialmente ti dará euforia, ma la tua anima é marcata e chi verrá
dopo di lui non riuscirá mai a tenere il confronto, perché hai giá
dato tutto e non ti rimane piú nulla da dare, ma cosa non riesci a
dare;appunto, la famosa fiducia. La fiducia é alla base dei
rapporti, e nonostante la protagonista Federica ripete spesso quanto
credeva a quello che Marco le diceva, a quanto accettava i suoi
tempi, le assenze lunghe mesi e anche durante il rapporto la non
presenza costante, che si sa nei cuori che amano troppo possono
trasformarsi in tarli che scavano e scavano e basta un niente per
mandare tutto in aria, nel caso di Federica é bastato un malinteso,
perché forse non aveva piena fiducia in Marco,un malintso che le ha
”rovinato la vita”, il suo istinto glielo diceva, ma il cuore
non voleva crederci e Marco non ha fatto nulla per guadagnarsi quella
preziosa fiducia, e magari pensi che era meglio essere come quelle
persone che non capisci, di aver chiesto di piú e di non esserti
semplicemente accontentata vivendo un sogno dal quale peró il
risveglio brusco é arrivato forse troppo tardi.
Ho
divorato quelle pagine e le ho digerite, perché in molto casi mi ci
sono rivista e quindi spesso mi hanno causato una indigestione,un
malessere, ma é un libro che ho letto non solo con gli occhi, ma
soprattutto con il cuore ed é un romanzo che é scritto davvero
bene, soprattutto perché scritto in prima persona. Sono anche io una
scrittrice, ma mi rimane difficile scrivere in prima persona, perché
lo scrivere in prima persona é un mettersi a nudo, magari usando
nomi fittizi ma solo se certe cose si sono provate davvero si riesce
a scrivere in prima persona, è terapeutico scrivere in prima persona
ed a volte mi é venuto il groppo in gola perché so benissimo quello
che Federica stava vivendo.
Consiglio
questa lettura a tutti coloro che mettono l'amore al primo posto
nella loro vita a tutti i costi ed a tutte le condizioni, fa
riflettere, almeno a me ha fatto riflettere.
©
Diana Mistera 12.7.2012
Devo ringraziare moltissimo Diana, scrittrice anch'ella e perciò preziosa è, per me, questa sua recensione, perchè è un'analisi precisa di una scrittrice verso un'altra scrittrice ed io sento il piacere di essere stata apprezzata in toto col cuore oltre che con la mente perchè è questo che chiedo ai miei scritti: arrivare fino al cuore dei miei lettori e comunicare a loro che non sono soli in questo nostro percorso di vita ma assieme siamo uniti da emozioni e sensazioni che ci riempiono la vita.
RispondiEliminaGrazie Diana, sei stata molto gentile con la tua recensione e io te ne sono grata davvaro.
grazie a te per questa preziosa testimonianza di vita. :)
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