Recensione Diana Mistera
Per gli amanti del classico di Bram Stocker, come lo sono io, é un libro che consiglio vivamente.
Nonostante non dovrei fare un confronto fra i due romanzi, non posso evitarlo, avendoli letti entrambi. Mentre nel romanzo di Stocker vediamo la vicenda concentrata solo dal punto di vista maschile, in cui gli uomini combattono contro il malvagio Conte per liberare il mondo da questo demonio che non fa altro che vampirizzare donne innocenti, nel romanzo della Essex vediamo la vicenda narrata in prima persona dalla stessa Mina Murray ed un Conte che cerca di riconquistare il suo amore eterno: un uomo solitario che ha attraversato i secoli cercando di riavere la sua amata che in quel determinato tempo dell'eternitá é incarnata nella figura di Mina, la quale, nonostante un rifiuto razionale di certi avvenimenti é intrigata dall'apparizione di questo meraviglioso Conte che la salva ogni volta che si trova in pericolo dopo diversi episodi di sonnambulismo. Lei stessa si chiederá se soffre di visioni o se quello che le accade é vero, e rimarrá sconvolta da una prova che le verrá data da una forto fatta per l'amica Kate, una giornalista in cerca di scoop con il compagno, che cercheranno di smascherare dei fraudolenti psichici che dichiarano di poter far entrare in contatto le persone con i loro cari deceduti. Nella foto per provare la fraudolenza di questa coppia, apparirá accanto a Mina la forma del Conte che le fará capire che quello che le accade non é solo frutto degli episodi di sonnambulismo, delle visioni e dei sogni che ha fin da quando era bambina, e che rifiuta a priori perché le hanno portato solo dolore.
L'autrice del romanzo si concentra molto anche sul livello psicologico dei personaggi, soprattutto quelli femminili accusando il modo di agire del tempo vittoriano (1800) soprattutto nei confronti delle donne che se troppo passionali o instabili a causa del periodo mestruale, venivano rinchiuse nel manicomi perché considerate pazze e sottoposte a delle e vere proprie torture che spesso finivano con la loro morte. L'autrice é riuscita a descrivere in modo molto accurato e completo l'epoca vittoriana in cui la vicenda accade: mentre nel romanzo di Stocker il Conte proviene dalla Transylvania, in questo romanzo proviene dall'Austria, l'autrice ha voluto spezzare la tradizione del vampiro proveniente solo ed esclusivamente da certe regioni.
Quello che colpisce questo romanzo é le emozioni che riesce a trasmetterti nella lettura, io per prima mi sono ritrovata innamorata di questo bellissimo Conte vampiro.
Troviamo anche molte scene sensuali ed erotiche che vengono descritte in modo esemplare e affatto volgare, in modo in cui una donna innamorata vivrebbe le emozioni che questo amore eterno le offre.
Il finale ci lascia sorpresi, ma fa pensare anche ad un seguito che io per prima spero verrá scritto da Karen Essex.
Diana Mistera 2011
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