come va? Qui in Finlandia è scoppiata l'estate, non si va al di sotto dei 22 gradi, non piove da settimane, con il risultato che chi è allergico come me, non sta avendo uno dei momenti migliori della vita, quindi anche l'autostima ne risente, perché non sembra, ma il cortisone non è mica tanto gentile con il tuo organismo, e così sono un paio di settimane che dondolo, ho alti e bassi, a giorni dico che sto facendo la cosa giusta, che la voglio fare perché è parte di me la scrittura, e altri che vorrei invece mollare tutto.
Le recensioni sono ferme, ed anche le vendite; questo è uno dei problemi per cui i miei alti e bassi sono molto bassi. La gente non legge, non compra libri e allora uno che pubblica a fare?
Si pubblica per essere letti inutile fare gli ipocriti e dire che a me non importa se vendo o meno, se mi leggono o meno, importa e come, altrimenti non avremmo pubblicato In Primis.
Non é neppure un problema di guadagni, con i prezzi degli ebook non ci si arricchisce, ma é un dato di fatto che noi autori ci aspettiamo dei riscontri da parte dei lettori, e purtroppo non arrivano quanto vorremmo.
Molti miei colleghi mi stanno vicino in questo momento, altri si sono arrabbiati all'idea che possa smettere di scrivere, promettendo di venire fino a quassú per tirarmi le orecchie ...ecco...lo farei, quello di smettere di scrivere, solo per farti venire qua e passare una bella giornata a chiacchierare, se leggerai questo post, capirai anche che parlo di te. 😉
La realtà è questa, se non si ha un riscontro dai lettori ci si chiede se valga la pena ancora scrivere. Ci si chiede "Ho davvero scritto una schifezza che nessuno vuole leggere?" Ci si mette in dubbio, si pensa che non siamo bravi abbastanza che non riusciamo a raggiungere un livello accettabile per essere letti e magari piaciuti.
È vero, non tutti amano pubblicare commenti o recensire libri, e probabilmente il miei libri sono stati letti ed apprezzati, da molte piú persone di quello che penso, anche se il report vendite mi dice il contrario.
È ovvio che quando ho scritto quel post su facebook, era un momento in cui dovevo vomitare il mio stato, si avete letto bene, vomitare, perché certe cose le si vomitano quando non si riesce più a trattenerle dentro, ma ci ho pensato davvero a smettere.
Una mia collega ha commentato dicendomi che non riuscirò mai a farlo perché la scrittura è una parte di me, ha ragione, non smetterò mai di scrivere, il dubbio sorge quando penso alla pubblicazione, magari smetto di pubblicare, ma anche questo è un altro coniato di vomito, ho anche io il mio Ego che riesco a controllare abbastanza bene nella maggiore dei casi, ma ogni tanto riesce a fuggire, perché alla fine credo che queste crisi siano dettate da lui.
Il punto è che si va in crisi. Inutile negare anche questo, perché capita a tutti gli artisti.
I motivi possono essere svariati, io ho elencato quelli che a me portano a pensare di mollare tutto quello che concerne la scrittura, e limitarmi a leggere e recensire altri.
Una mancanza di emozioni forti, una vita piatta ed un lavoro che stanca talmente tanto che quando torni a casa vuoi solo riposare e magari guardare la tv passivamente, anche questo é un altro motivo. Non ho energie e mi tocca aspettare le ferie per dedicarmi a quello che vorrei fare davvero.
La scrittura non mi fa pagare i conti ne riempire lo stomaco, purtroppo.
Avevo iniziato a scrivere questo post perché volevo semplicemente condividere l'ultima intervista che mi hanno fatto e guarda cosa è successo?
Forse il mio istinto mi sta dicendo di usare questo strumento anche per pubblicare di me, non solo recensioni e news, infondo se leggete il blog di uno scrittore vi va di sapere anche chi c'è dietro ai libri che scrive, sbaglio?
Comunque, se volete leggere la mia ultima intervista, seguite il link ⇩
© per la foto va al blog La tana dei libri sconosciuti